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Visualizzazione dei post con l'etichetta maltrattamenti nei supermercati

Lavorare nella grande distribuzione è un inferno

Lavorare nella grande distribuzione è stressante .  Molto stressante.  Non è un lavoro come tutti gli altri e, per certi versi, è una vera e propria condanna.  La gioia di lavorare viene annullata nella GDO .  Le continue pressioni, gli ordini, il mobbing, le urla e i maltrattamenti dei preposti impediscono, di fatto, di operare con serenità e tranquillità per tutte quelle lunghe e interminabili ore che separano il dipendente dalla timbratura di fine turno.  E l'indomani la condanna continua, fino alla fine, fino alla rassegnazione, fino all'esaurimento di tutte le sue energie e della sua voglia di continuare.  Non si beneficia di una regolarità mensile nella turnazione e si deve rimanere costantemente a disposizione delle esigenze aziendali.  Gli orari della squadra dei “mattinieri” sono infernali.  Spesso, infatti, il punto vendita apre i battenti in piena notte e coloro che ci lavorano sono costretti a sopportare turni massacranti che arrivano perfino alle prime ore del pome

La gestione del personale si basa su una stretta verticalizzazione dei ruoli

La gestione del personale si basa su una stretta verticalizzazione dei ruoli a cui corrisponde una rigida struttura piramidale che definisce gli inquadramenti e le geometrie aziendali.   Per cercare di comprendere come possa funzionare un meccanismo che contribuisca a creare un ambiente lavorativo deleterio e pressoché impermeabile ai valori della solidarietà e della cooperazione tra lavoratori, che si dimostrerebbero, al contrario, assai utili per aumentare e migliorare la produttività e la competitività dell’impresa, occorre porre l’attenzione sulle tecniche di pressione psicologica utilizzate a tutti i livelli aventi come obbiettivo coloro che non corrispondono alle aspettative programmate. I preposti (direttori, capireparto, assistenti) non hanno bisogno di utilizzare mezzi ufficiali, come le sanzioni disciplinari, per punire, orientare o plasmare il comportamento del dipendente. La GDO utilizza tecniche d’aggressione psicologica ben collaudate per mortificare la persona che reputa

Ratti di magazzino: lavorare nella grande distribuzione (parte terza). Racconto stiletto

L'idea, il pensiero del tempo, il pensare al tempo che passava, inesorabilmente, non apparteneva a questa gente. Pensavano solo alle cose, e in particolare a quelle che si potevano comprare, alla materia, al calcio, alle case, ai ristoranti della domenica più a buon mercato, ai capi firmati, agli acquisti internet più convenienti, alle spese per mantenere i figli e a come soddisfare tutti i loro vizi e vizietti. Questa gente pensava solo a spendere. A spendere e a come guadagnare più denaro. A volte, dai loro discorsi, che poi ad ascoltarli con attenzione sembravano quelli dei venditori esperti che non aspettavano altro se non il momento opportuno per poter vendere a sé stessi, emergeva un'attenzione maniacale per il dettaglio, per le caratteristiche tecniche di ciò che più ardentemente bramavano acquistare.  Alcuni, poi, non vedevano l'ora che la Gialla li promuovesse, che li facesse arrampicare lungo la scala delle posizioni aperte verso i vertici della direzi