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Lavorare nella grande distribuzione è un inferno

Lavorare nella grande distribuzione è stressante
Molto stressante. 
Non è un lavoro come tutti gli altri e, per certi versi, è una vera e propria condanna. 
La gioia di lavorare viene annullata nella GDO
Le continue pressioni, gli ordini, il mobbing, le urla e i maltrattamenti dei preposti impediscono, di fatto, di operare con serenità e tranquillità per tutte quelle lunghe e interminabili ore che separano il dipendente dalla timbratura di fine turno. 
E l'indomani la condanna continua, fino alla fine, fino alla rassegnazione, fino all'esaurimento di tutte le sue energie e della sua voglia di continuare. 
Non si beneficia di una regolarità mensile nella turnazione e si deve rimanere costantemente a disposizione delle esigenze aziendali. 
Gli orari della squadra dei “mattinieri” sono infernali. 
Spesso, infatti, il punto vendita apre i battenti in piena notte e coloro che ci lavorano sono costretti a sopportare turni massacranti che arrivano perfino alle prime ore del pomeriggio. 
E questo nella migliore delle ipotesi
I ritmi lavorativi non sono propriamente normali e pur non avendo alcun obbligo d’esecuzione a ritmo sostenuto, le aziende più grandi, attraverso pratiche vessatorie scorrette e illegali, impongono una pressione sul dipendente tale da alterare il suo modo di percepire quanto effettivamente dovuto per contratto. 
Altra tecnica strenuamente utilizzata consiste nel separare i lavoratori, facendo in modo, cioè, che non s'instauri tra loro un clima di squadra e d'armonia che consenta a ciascuno di operare con tranquillità, pur nel rispetto delle esigenze operative aziendali, ma facendo in modo, al contrario, di creare un clima di terrore, di continua osservazione reciproca e, soprattutto, di competizione e concorrenza sleali, ivi compresa la delazione sulle presunte mancanze di chi ti lavora accanto. 
Lavorare nella GDO è e rimane un inferno.

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